Farine selezionate, uova, burro, lievito madre e pomodoro Torpedino. Questi gli ingredienti per il panettone che i produttori della Piana guidati da Mariano Di Vito e il mastro fornaio Ferdinando Tammetta hanno voluto dedicare alla città di Fondi.
Dopo mesi di studio il panettiere fondano é riuscito infatti a mettere a punto la ricetta perfetta, equilibrata e di carattere, aggiungendo all’impasto un gusto originale e vivace.
Fondamentale, in tal senso, la complicità del laboratorio Chocolart di Itri al quale è stato affidato il compito di candire il prezioso minisanmarzano, qui proposto in una veste insolita e accattivante.
Prodotto in soli 150 esemplari, Il dolce simbolo del Natale diventa così interprete della storia di una terra antica e sapiente, crocevia di culture e tradizioni contadine che qui rivivono e prendono forma a sottolineare l’orgoglio e il forte senso di appartenenza ad una comunità coesa e identitaria che dal lavoro nei campi ha sempre tratto le sue maggiori economie.
A rendere vincente l’idea, il voler idealmente riunire il nord e il sud dell’Italia a tavola, mettendo insieme per la prima volta il dolce tipico meneghino con l’unico pomodoro a marchio del Lazio
che meglio si presta ad essere declinato in ricette tradizionali e creative per valorizzare il grande patrimonio locale. Un’operazione “glocale” fatta di ricerca, lavoro artigianale e attaccamento alle proprie radici che ben si combina anche con il quinto posto raggiunto da Tammetta al Panettone Day di Milano, nella classifica dei migliori panettoni artigianali redatta da una giuria presieduta dal maestro pasticcere Iginio Massari.
A fare la differenza è la qualità delle materie prime, tutte di origine laziale e un partner d’eccezione come Mariano Di Vito, da sempre impegnato nel rendere il pomodoro Torpedino un vessillo del made in Italy nel mondo