“Il Torpedino è un pomodoro unico, capace di conquistare anche il palato dei giovanissimi e degli studenti”. Chiara Di Vito (nella foto), figlia di Mariano, scopritore e promotore del sempre più quotato minisanmarzano della piana di Fondi (Latina), è artefice di un progetto finalizzato a valorizzare l’ortaggio in veste di snack portato avanti alla John Cabot University di Roma.
Tutto è iniziato con un corso universitario che prevedeva la scelta di un prodotto o servizio da sviluppare e migliorare in gruppo. “Provenendo da una famiglia che ha scovato un gioiello di pomodoro – racconta Chiara – non ho avuto dubbi su come sviluppare il progetto. Il mio gruppo era composto da tre ragazzi americani entusiasti di poter lavorare ad un’idea così originale e innovativa.
Il professore ci ha seguito giorno per giorno suggerendoci l’idea di proporlo sul mercato come snack salutare sfruttando anche il nuovo, impattante packaging”. Grazie al Torpedino, Chiara ha vinto l’Elevator Pitch nella sezione Business, competizione in cui viene premiato il miglior discorso di sessanta secondi su una “business idea”: “I giudici della competizione sono rimasti colpiti dal fatto che un pomodoro potesse essere qualcosa di più di un semplice ortaggio”, spiega. “Viviamo in una società dominata dal consumismo materiale e spesso, soprattutto tra i giovani, si perde il senso e il gusto delle piccole cose.
La missione del Torpedino è proprio quella di riscoprire i valori e la bellezza che si celano dietro la semplicità e la genuinità di un pomodoro: noi giovani abbiamo bisogno di questo”.